L'importanza del saluto

14.02.2018

Ciascuno di noi, sin dal risveglio, si trova a salutare svariate persone nel corso della giornata: dal buongiorno al proprio partner o ai familiari, al saluto entrando nel luogo di lavoro, fino alla buonanotte prima di mettersi a letto. Tutti gesti automatici che riproponiamo ogni giorno, ma cosa si nasconde dietro un saluto? Come mai è così importante salutare gli altri?

Le forme di saluto, con l'avvento dell'era digitale sono cambiate, mentre prima per salutare una persona era necessario averla di fronte, o aspettare del tempo prima che una cartolina venisse recapitata, adesso è possibile farlo immediatamente anche a chilometri di distanza. Con l'arrivo dei social media la comunicazione è stata facilitata ancora di più. La maggior parte di noi fa parte di gruppi di messaggistica, dove il buongiorno e la buonanotte sono diventati quasi una regola implicita. Sul web sono disponibili svariate immagini con frasi preconfezionate, da poter inviare ai nostri contatti in qualunque situazione, creando delle condivisioni compulsive prive di emozioni autentiche.

Già dalla prima infanzia i nostri genitori ci hanno insegnato che salutare è buona norma, un gesto di rispetto ed educazione nei confronti dell'altro. Ma dietro un saluto si nasconde molto di più. Un gesto di saluto stabilisce una relazione, un bisogno ed una voglia di reciprocità. L'uomo è di per sé un essere sociale, ed in quanto tale ha bisogno degli altri per identificarsi e costruire la propria identità. Un saluto ci permette di uscire dalla nostra individualità e ci consente di entrare a contatto con il mondo: uno scambio reciproco in cui si creano legami e connessioni. Nel momento stesso in cui si saluta un'altra persona, si stabilisce un contatto in cui si diventa consapevoli della propria esistenza e presenza in quel momento e in quel luogo.

Quindi non è necessario solo il saluto in sé, ma anche il modo in cui si saluta. Eric Berne negli anni sessanta scriveva che "salutare correttamente significa vedere l'altra persona, diventarne coscienti come fenomeno, esistere per lei ed essere pronti al suo esistere per noi". Per cui, nel momento in cui si stabilisce un contatto, si riconosce l'altro e si viene riconosciuti a sua volta. Un saluto è un momento unico ed irripetibile, che mai potrà ripetersi allo stesso modo. Per salutare bene è necessario essere presenti in quel luogo e in quell'istante con i pensieri, le emozioni e il comportamento, quindi non solo fisicamente, ma con tutto di noi stessi. Spesso accade mentre guardiamo e salutiamo qualcuno che stiamo pensando a ciò che faremo nei prossimi minuti o nelle prossime ore: preparare il pranzo, stendere i vestiti, oppure scrivere la relazione per il nostro capo, per cui ci troviamo in quel luogo solo con il corpo, ma tutto il resto si trova altrove. Essere presenti per l'altro significa donare la nostra attenzione, i nostri sentimenti, vivere quel momento con consapevolezza. Per far tutto ciò è importante liberarsi di tutta la "spazzatura" che invade la nostra mente e probabilmente ci vorrà del tempo per imparare a salutare bene, ma già da oggi possiamo iniziare a farlo. 

Dott.ssa Enza Castelluzzo P.IVA 02919430849
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